Andrea Di Martino oltre 30 anni di esperienza in Team Building

Il team building è una attività di costruzione della squadra che porta il gruppo di lavoro ad alte prestazioni. Attraverso l’utilizzo dinamico e pratico delle moderne neuroscienze, in particolare dell’intelligenza emotiva, nel processo del team building si sviluppano le doti di comunicazione e collaborazione di ognuno, favorendo le relazioni interpersonali. In questo modo si crea un’unione solida tra le persone che lavorano in azienda sulla base di valori come la fiducia, l’amicizia, l’empatia, l’ascolto, la partecipazione. Questo approccio fa emergere qualità decisive per determinare il successo nel lavoro sia in ambito personale sia in ambito aziendale, valorizzando le attitudini di ogni elemento e tirando fuori potenzialità inespresse del singolo all’interno del gruppo. Con le attività di team building si migliora la cooperazione e la performance di squadra, a scapito della competizione tra singoli, in un processo di relazioni non gerarchico.

Dove è meglio svolgere le attività di team building?

Le attività di team building si svolgono all’aperto o in condizioni nelle quali è possibile sperimentare al meglio il lavoro di squadra. Ogni elemento del gruppo assume un ruolo con competenze differenti,  in una dinamica di gioco che responsabilizza il lavoro del singolo a favore del gruppo. Le attività di team building educano alla delega, al lavoro per obiettivi, fanno emergere la leadership, incentivano l’adesione alla mission aziendale, veicolano visioni e valori. Nell’esperienza del team building si agevola la condivisione delle emozioni in un clima di scambio e interazione dove ognuno è portato a dare il meglio di sé per la squadra.

Formazione esperienziale

Le tecniche di team building più efficaci sono quelle dedicate alla “formazione esperienziale” o experiential learning, un tipo di formazione molto diverso da quello tradizionale in aula. L’experiecial learning basa l’apprendimento sull’esperienza diretta e sul coinvolgimento dell’individuo in attività lontane dalla sua sfera d’azione abituale. Questa è la sua forza. L’approccio prevede la presenza di un trainer capace di gestire dinamiche di gruppo e situazioni emotivamente complesse, cercando di far emergere le potenzialità del singolo all’interno del team.

Un esempio di experiential learning è l’outdoor training

L’outdoor training è l’applicazione concreta delle pratiche di team building. Questo metodo di formazione si basa su attività all’aria aperta e per la sua efficacia è un genere di formazione sempre più impiegato in ambito aziendale. Prevede l’organizzazione di attività ludiche e sportive a contatto con la natura. I compiti e i ruoli assegnati ai singoli nel gruppo, vengono scelti in base alle abilità da valorizzare, funzionali all’attività svolta in azienda. Il piano formativo alimenta lo spirito di gruppo e stimola il problem solving. Nei contesti scelti emergono nuovi aspetti della personalità del singolo e del gruppo, così come nuovi modelli di comportamento che sarà più facile esprimerli e mantenerli una volta rientrati in azienda.

Riflettere sull’esperienza

Dopo il coinvolgimento fisico, cognitivo ed emotivo, l’outdoor training segue una fase di riflessione e rielaborazione dell’esperienza, posta a confronto con quella vissuta in ambito lavorativo, in modo da estrarre schemi comportamentali da assumere in futuro. Queste giornate all’aperto, organizzate dalle aziende, prevedono attività molto differenziate, dall’attraversamento di vallate su ponti di corda alla discesa dai fiumi su gommoni e zattere, alle regate in barca a vela. Ognuna di esse ha lo scopo di alimentare la capacità individuale di mettersi in gioco, la solidarietà, la fiducia e l’armonia interna al gruppo, rendendo più saldo il legame tra colleghi. Questi comportamenti, una volta appresi, si possono trasporre nel corso di una giornata lavorativa in azienda.